La Sorgente dell’Ermicciolo sgorga in località Vivo d’Orcia, nel comune di Castiglione d’Orcia a 1000 metri di altitudine e con una portata di 180 litri al secondo, è una delle sorgenti più importanti del Monte Amiata. Deve il suo nome a un piccolo eremo situato di fianco all’edificio di presa.
La Sorgente dell’Ermicciolo sgorga in località Vivo d’Orcia, a circa 1000 metri di altitudine ed è una delle sorgenti più importanti del monte Amiata con una portata di 180 litri al secondo. Deve il suo nome a un piccolo eremo, detto Ermicciolo, che sorge di fianco all’edificio di presa. La sua fondazione è attribuita a San Romualdo all’inizio dell’XI secolo. Qui, sotto la regola benedettina e poi quella camaldolese, edificò l’eremo nei pressi del laghetto preesistente alla realizzazione dell’acquedotto, e più a valle un monastero, dove poi è sorta la Contea della Famiglia Cervini. Oggi dell’eremo resta solo l’Oratorio di San Benedetto, una piccola chiesa romanica di proprietà della stessa Famiglia Cervini, ed una cella utilizzata fino agli anni ‘50 come seccatoio per le castagne. L’acquedotto fu realizzato dal Comune di Siena su progetto dell’Ingegnere Luciano Conti, con lo scopo di portare acqua potabile fino alla città e risolvere l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico, che affliggeva il capoluogo fin dalla sua nascita. Un’opera di alta ingegneria, i cui lavori iniziati nel 1908 terminarono nel 1914, quando l’acqua arrivò a porta San Marco. Furono stesi 63 chilometri di tubi in ghisa e costruito l’edificio di presa, proprio dove l’acqua sgorgava dalla dura roccia trachitica, in modo da preservarne freschezza e purezza. Oggi l’edificio è visitabile su prenotazione e lo scenario che si mostra agli occhi del turista è estremamente suggestivo ed emozionante.